Caffè e chirurgia bariatrica: pro e contro

Caffè e chirurgia bariatrica: pro e contro

“Ci prendiamo un caffè?” Quante volte ricorre questa domanda nella nostra giornata? Se incontriamo un amico per strada che non vediamo da molto tempo, oppure se desideriamo fare una pausa sul lavoro con i colleghi.

Da sempre il caffè viene associato a momenti di relax, socialità e convivialità. In alcuni luoghi diventa un rituale da compiere a fine pasto o è la prima cosa che si offre quando a casa si presenta un ospite. 

Nella nostra cultura alimentare è molto radicato, ma che cosa cambia se abbiamo subito da poco un intervento bariatrico? Dobbiamo rinunciare al caffè? Quante tazzine possiamo prendere al giorno? 

Facciamo il punto in questo post per capire come e quando il caffè può essere integrato all’interno della dieta di un paziente bariatrico.

La caffeina e le sue proprietà

La caffeina è un alcaloide naturale che si trova all’interno del caffè.  Pur essendo una molecola vegetale la sua peculiarità risiede nel fatto che possiede diverse proprietà farmacologiche. 

In particolare, essendo una sostanza stimolante, può favorire l’aumento della concentrazione e se assunta in determinate dosi anche la resistenza al sonno.

Nel corso del tempo le sono state attribuite proprietà dimagranti, diuretiche oppure depurative. Ma quanto c’è di vero in tutto questo? Il caffè può essere integrato nella dieta di un paziente bariatrico per supportare la perdita di peso? 

Scopriamolo attraverso i luoghi comuni che spesso riguardano il caffè, con un approfondimento su come questa bevanda può influire sui progressi che il paziente bariatrico deve raggiungere.

La caffeina fa dimagrire?

La caffeina è un principio attivo che troviamo spesso all’interno dei prodotti dimagranti, ma anche di preparati cosmetici, come quelli utili per contrastare la cellulite, per cui si è convinti che la caffeina e il caffè ci aiutino a dimagrire.

Ma è proprio così?

Il caffè bevuto a fine pasto può avere la funzione di accelerare il metabolismo a patto che sia bevuto amaro o con dolcificanti a basso contenuto calorico. Se uniamo al caffè lo zucchero e poi aggiungiamo latte, panna o cioccolato è chiaro che aumenta l’apporto calorico di questa bevanda e l’effetto sul metabolismo si azzera.

Per quanto riguarda il paziente bariatrico, se nel post-intervento è stata diagnosticata una carenza di Ferro, dobbiamo essere coscienti che i polifenoli presenti nella caffeina ostacolano l’assorbimento del Ferro a livello intestinale.

Il caffè non va bevuto dopo aver assunto integratori a base e/o contenenti il Ferro, oppure dopo un pasto che comprende cibi ricchi di questo nutriente. 

Il caffè aiuta a eliminare le tossine dal nostro organismo?

Un’altra proprietà riconosciuta alla caffeina è quella di avere effetti diuretici. La caffeina ha indubbiamente degli effetti diuretici, per questo è ritenuto un principio che favorisce l’eliminazione delle tossine e il drenaggio dei liquidi in eccesso

Questo aspetto aumenta la percezione che il caffè sia un prodotto che possa influire sul dimagrimento.  Proprio per l’azione diuretica e drenante, assumere un’importante quantità di caffeina quotidianamente può causare disidratazione

Che cosa deve fare il paziente bariatrico? Anzitutto deve integrare la giusta quantità di liquidi al giorno. Inoltre, è necessario evitare il caffè quando ci sono circostanze che ci impediscono di assumere acqua con continuità.

Per esempio, nelle prime fasi del post-intervento si possono verificare fastidi di tipo gastrointestinale. Tra questi ultimi ci sono il vomito e la nausea che rendono difficile, per l’appunto, l’assunzione dei liquidi.

Nelle fasi di assestamento e di raggiungimento di un equilibrio nutrizionale il consumo di caffè non dovrebbe essere superiore alle due tazzine giornaliere.

Il caffè ha proprietà digestive?

Dopo un lauto pranzo la cosa che tutti noi desideriamo è un bel caffè. Questo perché tra le proprietà attribuite al caffè ci sarebbe proprio la capacità di stimolare la secrezione gastrica e quindi la digestione. Inoltre, può aumentare anche la motilità intestinale.

Per il paziente bariatrico stimolare la secrezione gastrica non è un bene, poiché molte persone nel post-intervento soffrono di reflusso gastroesofageo. L’assunzione di caffè, in questi casi, è sconsigliata poiché peggiora i sintomi.

Per quanto riguarda la motilità intestinale, è un fatto acclarato che il caffè può favorire l’espulsione di feci molli. Questo è un problema che il paziente bariatrico si trova ad affrontare nel post-intervento soprattutto quando la dieta è prevalentemente liquida. In questa fase il consumo di caffè non è consigliato. 

Al contrario, nelle diete proteiche, può aiutare l’espulsione delle feci, per cui è necessario confrontarsi con il proprio medico per capire qual è la strada per integrare il caffè nella dieta in base al proprio stato.

Caffè e post-intervento bariatrico: cosa fare?

Il caffè è un piacere a cui molti non sanno resistere, pur non fornendo nutrienti essenziali può essere integrato all’interno della piramide alimentare bariatrica, ma con le dovute precauzioni del caso:

  • Evitare il caffè nell’immediato post-operatorio e per i 30 giorni successivi in maniera tale da non irritare la mucosa gastrica, soprattutto in caso di interventi restrittivi.
  • Evitare il caffè se in passato si è sofferto con continuità di reflusso gastroesofageo; in questi casi è necessario confrontarsi con il proprio medico curante per valutare la reintroduzione del caffè all’interno della dieta.
  • Dopo un intervento di Sleeve o Bypass gastrico non è consigliabile bere il caffè. Bisogna aspettare la completa guarigione e il superamento di tutti i postumi dell’intervento.
  • In caso di reintroduzione del caffè nella dieta non consumarlo zuccherato oppure utilizzare dolcificanti naturali con un basso contenuto di calorie.

La regola generale è quella di personalizzare la dieta in base alle diverse fasi che seguono l’intervento e questo lo si può fare solo in sinergia al team di medici, che hanno il compito di controllare lo stato di salute del paziente, gli stati carenziali e i progressi così da decidere gli aggiustamenti necessari alla dieta per il conseguimento e il mantenimento dei risultati. 

Bisogna, infine, considerare che il caffè può avere effetti diversi, che cambiano da paziente a paziente.  La risposta all’assunzione di caffeina, quindi, non è univoca. 

Per esempio, la caffeina può acuire il senso di fame, oppure può causare disturbi del sonno. Queste sono condizioni pericolose per il paziente bariatrico che ha bisogno di stabilire delle routine che possono contribuire ai progressi. 

Per cui è necessario seguire i consigli dietetici scrupolosamente per realizzare quella tanto agognata perdita di peso per migliorare lo stato di salute e la qualità della vita.