La chirurgia bariatrica è un intervento mutuabile?

La chirurgia bariatrica è un intervento mutuabile?

La chirurgia bariatrica è una tipologia di intervento sempre più richiesto poiché aumenta nel nostro paese il numero di persone affette da obesità grave.

Molto frequentemente i pazienti obesi e gravemente obesi possono presentare anche altre patologie strettamente connesse al peso, tra queste ultime possiamo annoverare il diabete di tipo 2, iperuricemia, disturbi del sonno, la gotta e l’ipertensione arteriosa.

Alcuni di questi pazienti potrebbero già avere avuto un episodio di infarto o ictus e l’intervento risulta indispensabile per realizzare quella perdita di peso utile per scongiurare altri episodi.

Inoltre, per i pazienti obesi, il rischio di ammalarsi di cancro aumenta rispetto ai pazienti, che al contrario hanno valori di peso nella norma.

L’obesità e la necessità di ricorrere a delle cure rappresenta non solo un costo per chi ha questa tipologia di problematica, ma è anche un costo sociale perché impatta sul nostro sistema sanitario pubblico, scopriamo come e perché.

Gli interventi bariatrici e i costi associati

Gli interventi bariatrici sono considerati interventi salvavita e possono essere eseguiti in regime ospedaliero oppure in cliniche convenzionate con il nostro SSN. In questi casi si viene inseriti in una lista d’attesa che può comportare l’attesa anche di alcuni mesi.

L’intervento può essere svolto anche in cliniche private con costi di addebito a carico del paziente. I costi possono essere variabili in base alla tipologia di intervento da eseguire. Si stima che in media un intervento di bendaggio gastrico possa avere un costo a partire da 2.500 euro, fino alla gastrectomia verticale che può avere un costo di circa 10.000 euro.

Nel caso in cui si opti per un intervento in regime privato è sempre opportuno affidarsi a una struttura che offra le prestazioni di specialisti accreditati.

L’iter bariatrico comincia con una visita preliminare che consente al chirurgo di conoscere la storia clinica del paziente e capire se è conforme ai criteri che lo rendono idoneo all’intervento chirurgico.

Tuttavia, proprio l’operazione rappresenta una tappa di un percorso che prevede il coinvolgimento di numerosi specialisti, tra cui anche uno psicologo e un nutrizionista che possono approfondire meglio gli aspetti della vita del paziente che hanno contribuito a creare lo stato di obesità grave.

Dopo l’intervento bariatrico, ci può essere la necessità di ricostruire parte dell’addome e rimuovere l’eccesso di tessuti, che possono impedire il corretto movimento del paziente. Alcuni di questi interventi sono anche essi mutuabili perché concorrono al benessere e migliorare la qualità di vita del paziente. 

Dove effettuare un intervento bariatrico in Italia

Nel nostro paese ci sono circa un centinaio di centri specializzati nel trattamento dell’obesità.

Proprio per la presenza di pochi centri specializzati nelle procedure spesso i tempi di attesa per l’intervento sono mediamente lunghi. 

In più, prima dell’intervento potrebbe essere richiesto al paziente il raggiungimento di alcuni obiettivi riguardo la diminuzione del peso, per cui il processo potrebbe essere più lento rispetto a quanto il paziente possa pensare.

Il tempo, però, deve essere interpretato come un prezioso alleato, in quanto, stabilire un nuovo regime alimentare potrà sicuramente aiutare il paziente ad accettare la dieta prevista nel follow up.

Non solo, ma in questo modo il paziente deve prendere dimestichezza anche con le eventuali terapie da seguire. Già prima dell’intervento, infatti, potrebbe essere necessario assumere integratori di sali minerali e vitamine oppure un’integrazione proteica per correggere eventuali stati di malnutrizione.

La capacità di seguire delle indicazioni specifiche con costanza saranno un ulteriore prova dell’idoneità del paziente in merito all’effettuazione dell’intervento bariatrico.